Audizioni
Audizioni parlamentari

Nei giorni di lunedì 4 e martedì 5 novembre si sono svolte alcune audizioni parlamentari in riferimento alla prossima legge di bilancio e allo stato di attuazione della riforma AFAM.

 

La prima audizione si è svolta davanti alle V Commissioni riunite Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, per l’attività conoscitiva preliminare all’esame del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. Il Presidente dell’ANDA, Antonio Caroccia ha fatto presente che occorrono adeguati stanziamenti per l’AFAM nella prossima legge di bilancio per garantire l’equiparazione giuridico-economica dei professori con il settore universitario, nonché arrivare ad un piano pluriennale di investimenti nel settore e sostenere lo sviluppo e l’innovazione del sistema AFAM. Qui è possibile ascoltare l’intervento (da 6:00 a 6:09).

 

 

La seconda audizione si è svolta davanti alla VII Commissione Istruzione del Senato della Repubblica per l’affare assegnato n. 372 “Stato di attuazione della riforma dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)”. In questa occasione, il Presidente dell’ANDA ha fatto presente che dopo un quarto di secolo l’attuazione della riforma è ancora monca di importanti decreti attuativi come quello relativo alla “programmazione-valutazione” e quello per la “governance”. Ha poi sottolineato le criticità del settore per quel che riguarda lo status giuridico-economico dei professori, la situazione del personale docente e tecnico-amministrativo, la necessità di prevedere un adeguato fabbisogno assunzionale per garantire sia il funzionamento sia la stabilizzazione di coloro che lavorano in condizioni di precarietà. Ha evidenziato il valore della ricerca in ambito artistico ove è necessario stanziare fondi specifici e potenziare i dottorati di ricerca nelle discipline artistiche garantendo anche per il futuro le borse dottorali e prevedere “fondi per la ricerca” che devono essere destinati ai professori, sottolineando anche il fondamentale il ripristino dell’anno sabbatico per i docenti. Altresì, ha fatto presente che devono esserci fondi specifici per l’attivazione della nuova figura del ‘ricercatore’ e che l’attivazione non deve e non può avvenire, come spesso è accaduto, a costo zero. Si è poi sottolineato l’importanza del riconoscimento del titolo AFAM come titolo accademico a tutti gli effetti e la richiesta dell’esatta denominazione in “laurea” in luogo di “diploma accademico”. Si è sottolineata la cronica insufficienza di fondi, che rende estremamente difficile non solo garantire una didattica di qualità, ma anche gestire le strutture e i servizi necessari e quanto sia fondamentale un piano di investimento strutturale che consenta di dotare le istituzioni delle risorse necessarie per competere a livello europeo e internazionale. Infine, è stato fatto presente che occorre tutelare e salvaguardare i patrimoni con un adeguato stanziamento di fondi per la valorizzazione di biblioteche e archivi. Qui è possibile ascoltare l’intervento (da 0:55 a 1:06).

 

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