Il recente messaggio della ministra Messa sembra voler riaprire per l’Afam la stagione della didattica in presenza, con una serie di misure di sicurezza per tutelare la salute di tutti gli utenti e gli operatori dei Conservatori e delle Accademie. Nello specifico facendo seguito alla nota del 7 agosto 2021 (nota) con la quale sono state date prime indicazioni attuative delle disposizioni introdotte dal Decreto-Legge 6 agosto 2021, n. 111 (DL) si forniscono ulteriori e utili chiarimenti per il ravvio delle attività.
In particolare, si segnalano i seguenti obblighi dal 1° settembre e fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31 dicembre di quest’anno:
– obbligo di green pass per i docenti e il personale tecnico-amministrativo, tranne per coloro che, con certificazione medica, risultano esentate dalla campagna vaccinale;
– obbligo di green pass per gli studenti, anche quelli stranieri;
– obbligo dei dispositivi di protezione (mascherine) con l’eccezione di coloro che presentano certificate patologie respiratorie;
– obbligo del distanziamento nelle classi e negli uffici (almeno un metro tra qualunque soggetto);
– divieto di accedere ai locali per chiunque abbia una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi.
Qui il messaggio della ministra: green-pass
Resta comunque in vigore il comma 2 dell’art. 23 del DPCM 2 marzo 2021 che dispone misure di salvaguardia della continuità didattica a beneficio degli studenti che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari in presenza, assicurando loro modalità a distanza ovvero diverse azioni di recupero delle stesse.
Fatto salvo l’apprezzamento per la spinta a ripartire con la didattica e le attività in presenza, tuttavia bisogna rilevare che non per tutte le discipline – si pensi alle materie collettive – sarà possibile assicurare l’obbligo del distanziamento di almeno un metro al chiuso a causa del numero degli studenti e tenendo soprattutto conto delle condizioni strutturali–logistiche degli edifici. Inoltre, i controlli degli studenti svolti esclusivamente a campione saranno idonei a garantire la sicurezza dei docenti e degli stessi discenti? Sono domande delicate, su cui non esiste chiarezza, e che forse sollecitano una riflessione ulteriore delle autorità sanitarie e degli organi competenti. Comunque sia, è un primo passo verso la riapertura e l’abbandono della didattica emergenziale e a distanza.
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