L’art. 11 del Decreto Legge “Salva infrazioni” approvato ieri nella seduta del Consiglio dei Ministri prevede per il personale AFAM la ricostruzione del servizio “pre-ruolo” per intero. Finora il riconoscimento avveniva soltanto per i primi quattro anni e non per tutti gli anni di servizio prestati prima della nomina in ruolo. Questa norma deriva dalla procedura di infrazione n. 1014/423, e sana un’annosa ingiustizia:
ART. 11
(Disposizioni in materia di riconoscimento del servizio agli effetti della carriera per il personale delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica. Procedura di infrazione n. 2014/4231)
1. Al personale docente delle istituzioni di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, il comma 1 dell’articolo 485 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, si applica ad esclusione delle parole «per i primi quattro anni e per i due terzi del periodo eventualmente eccedente, nonché ai soli fini economici per il rimanente terzo”.
2. Al personale tecnico e amministrativo delle istituzioni di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, il comma 1 dell’articolo 569 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, si applica ad esclusione delle parole «sino ad un massimo di tre anni” e delle parole «e, per la restante parte, nella misura di due terzi, ai soli fini economici».
3. Ai fini del presente articolo è autorizzata a decorrere dall’anno 2023 la spesa di 6.688.424 euro, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per il recepimento della normativa europea di cui all’articolo 41-bis, della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Viene poi cancellato anche il meccanismo che permetteva la valutabilità del servizio di insegnamento come anno intero subito dopo avere raggiunto un minimo di 180 giorni di servizio: dal prossimo 1° settembre, ad essere valutato, dunque, sarà d’ora in poi solo il servizio di insegnamento effettivamente prestato.
A quanto pare, d’ora in poi vi saranno regole diverse.