Grazie alla cortesia di Aluisi Tosolini, dirigente del Liceo Scientifico – Musicale – Sportivo “Attilio Bertolucci” di Parma, nonché coordinatore della Rete dei Licei Musicali d’Italia, pubblichiamo questa sua lettera indirizzata alla prof. Martina Martinotto, Membro del Comitato Pro Liceo Musicale del Liceo “Celio-Roccati” di Rovigo. Dalla lettera del prof. Tosolini si evince che, nonostante la presenza nel territorio di ben 13 scuole medie ad indirizzo musicale, esistono resistenze all’apertura di un Liceo Musicale nel Polesine, resistenze che possono riassumersi in una frase: il timore che i due Conservatori della zona – Adria e Rovigo – possano rimanere senza studenti.
Perché l’apertura di un Liceo Musicale possa soltanto far bene alla filiera lo spiega perfettamente Tosolini, e invitiamo tutti a prendere visione di quanto scrive. La domanda, però, è un’altra: a fronte di tutti i cambiamenti in essere e futuri del nostro settore (dottorati di ricerca, PRIN, fondi per la ricerca, reclutamento), davvero c’è chi crede che un ritorno al passato sia qualcosa da perseguire? Davvero – invece di lottare per l’attuazione della 508 – c’è chi crede che il nostro futuro spazzare via la filiera e il modello europeo? Davvero vogliamo rinunciare a diventare l’Università dell’Arte, come siamo in grado, come ci spetta, e svenderci per un piatto di lenticchie?
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