Cenere e carbone

Nelle scorse settimane, discutendo della legge di bilancio, ci eravamo appellati alla concretezza. Speravamo anche che chi di dovere, MUR in testa, ricordasse che le forze migliori dell’AFAM – i suoi docenti, principalmente – erano stati in grado di centrare l’obiettivo, impiegando in un tempo sorprendentemente breve i fondi del PNRR che erano stati affidati loro. I progetti del PNRR e quelli dei corsi dottorali non si sono scritti da soli, lo sappiamo benissimo, e tra il loro concepimento e la conclusione dei concorsi sono passati neppure tre mesi: qualcosa che avrebbe dovuto far gridare al miracolo. Ma evidentemente l’AFAM non merita nulla, visto che di quanto auspicato e soprattutto dei tanti emendamenti presentati, sollecitati a più riprese niente è stato accolto. Anzi, a completare un quadretto di irriconoscenza sconfortante, dobbiamo annotare anche una decurtazione per quel che riguarda le facoltà assunzionali derivanti dalle cessazioni, passate dal 100% al 75%. Ringraziamo però l’Onorevole Daniela Torto per aver tenacemente difeso uno di questi emendamenti, ossia quello riferito alle disabilità. Certo, speravamo e ci auguravamo di ricevere finalmente qualche dono sotto l’albero di Natale che riguardasse lo status giuridico-economico dei professori dell’AFAM: e non riusciamo a spiegarci ancora come un emendamento (86.021. Pella, Cannizzaro, sollecitato e segnalato) dello stesso partito a cui afferisce la Ministra del MUR sia stato sonoramente bocciato. Anche quest’anno, nonostante l’AFAM si sia comportata in maniera impeccabile, riceverà sotto l’albero soltanto cenere e carbone. Quando cambierà questo stato di cose?

I provvedimenti per l’AFAM nella legge di bilancio 2025 approvati dalla Camera dei Deputati il 20 dicembre

Articolo 1, comma 577. (Disposizioni in materia di Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica). Il comma 577 inserito nel corso dell’esame presso la Camera dei deputati, incrementa di 500.000 euro a decorrere dal 2025 i fondi destinati al funzionamento amministrativo e alle attività didattiche delle Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) al fine di potenziare i servizi e le iniziative in favore degli studenti con disabilità, degli studenti con invalidità superiore al 66 per cento e degli studenti con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento. La copertura dei relativi oneri, pari a un importo di 500.000 euro annui a decorrere dal 2025, è posta a valere sul Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili, come rifinanziato dal presente disegno di legge.

– L’articolo 1, comma 827, modifica la disciplina relativa al limite alle facoltà assunzionali delle istituzioni AFAM, stabilendo che la disposizione secondo cui il turn over del personale delle istituzioni AFAM è pari al 100 per cento dei risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio dell’anno accademico precedente si applica nel periodo compreso tra l’a.a. 2018/2019 e l’a.a. 2024/2025 (lettera a)) nonché a decorrere dall’a.a. 2026/2027 (lettera b)). Attualmente, tale regime si applica “a decorrere dall’anno accademico 2018-2019”. È quindi introdotta una specifica disposizione la quale stabilisce che, per il solo anno accademico 2025/2026, il turn over del personale delle istituzioni AFAM è pari al 75 per cento dei risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio dell’anno accademico precedente (lettera b)). Come sopra anticipato, l’articolo 1, comma 827, modifica la disciplina relativa al limite alle facoltà assunzionali delle istituzioni AFAM, stabilendo che la disposizione secondo cui il turn over del personale delle istituzioni AFAM è pari al 100 per cento dei risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio dell’anno accademico precedente si applica nel periodo compreso tra l’a.a. 2018/2019 e l’a.a. 2024/2025 (lettera a)) nonché a decorrere dall’a.a. 2026/2027 (lettera b)). Attualmente, tale regime si applica “a decorrere dall’anno accademico 2018-2019”. È quindi introdotta una specifica disposizione la quale stabilisce che, per il solo anno accademico 2025/2026, il turn over del personale delle istituzioni AFAM è pari al 75 per cento dei risparmi derivanti dalle cessazioni dal servizio dell’anno accademico precedente (lettera b)). A tal fine, la disposizione in esame novella l’articolo 1, comma 654, della legge di bilancio per il 2018 (L. n. 205/2017).