Per i docenti AFAM, le sorprese non finiscono mai. Lo scorso 26 gennaio sulle scrivanie dei Direttori delle istituzioni AFAM atterra come un UFO questa circolare, la n. 2825:
Come si può leggere, si tratta di una ricerca di presidenti di commissione per un concorso di personale docente della scuola secondaria di I e II grado ed è indirizzata – oltre che ai Direttori degli Uffici scolastici regionali, coloro cioè che il concorso devono predisporre in prima persona – anche ai Rettori delle Università. E qui viene il bello: il testo della pregevole missiva esplicita che i presidenti di commissione possono essere SOLTANTO professori UNIVERSITARI, che devono avanzare la loro candidatura tramite apposita piattaforma dedicata sul sito del CINECA.
I poveri Direttori cadono dalle nuvole: perché spedire alle istituzioni AFAM una circolare che non menziona i docenti AFAM come possibili candidati? Qualcuno pensa a una dimenticanza: ma in effetti – dopo accurato controllo – la piattaforma CINECA non consente ai docenti AFAM di avanzare candidature purchessia in merito al concorso in oggetto.
L’Associazione Nazionale Docenti AFAM (ANDA) si rivolge, quindi, al Dirigente firmatario della circolare, Luca Volonté, interrogandolo esplicitamente sulla questione. Come se fosse la cosa più normale del mondo, arriva la risposta a strettissimo giro:
1) No, i docenti AFAM non possono fare i presidenti: soltanto quelli universitari;
2) Possono però entrare in commissione, se lo desiderano, ma avanzando in questo caso la loro candidatura non tramite il CINECA (la piattaforma dell’Università gestita dal MUR, Dio non voglia), ma tramite la normale piattaforma della Scuola – POLIS – oppure tramite l’applicazione “Piattaforma concorsi e procedure selettive”, raggiungibile dall’area riservata del Ministero dell’Istruzione, previo possesso delle credenziali SPID). Con tanti cordiali saluti.
Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere. Ci sono pochi dubbi sul fatto che un simile schiaffo in faccia arrivi senza essere stato pianificato, senza neppure che chi lo dispensa abbia riflettuto un attimo su cosa stesse facendo. Molti decenni fa l’educazione e l’istruzione passavano attraverso un complicato sistema di mortificazioni di varia natura: evidentemente in questo caso il Ministero preposto ritiene di continuare, metaforicamente ma neppure tanto, con lo scopo di mettere bene in chiaro che noi dell’AFAM afferiamo al MUR certo, ma solo come figli di un Dio minore.
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