Lettera aperta al Ministro del MUR

Gentile Signor Ministro,
l’ANDA, Associazione Docenti AFAM, desidera attraverso di me ringraziarLa per l’attenzione che pone quotidianamente al nostro settore e soprattutto per quanto di buono prodotto nell’ultimo anno in favore dell’Alta Formazione Artistica Musicale (AFAM), avendo Ella permesso di avvicinare il nostro mondo a quello universitario favorendo il cruciale completamento dei processi di riforma avviati già da tempo, come il DPR sul reclutamento, quello sugli ordinamenti didattici, e il decreto per i Dottorati di ricerca.

Tuttavia, con questa lettera aperta desideriamo portare alla Sua attenzione alcune gravi criticità e problemi che affliggono il nostro settore da diversi anni, nonostante le promesse di riforme e interventi strutturali che si sono susseguiti dal lontano 1999 anno della legge di riforma n. 508.

Come ben sa, il settore AFAM rappresenta un’eccellenza del sistema formativo italiano, offrendo percorsi di alta formazione e specializzazione nei campi dell’arte, della musica, della danza, del design e del restauro. Da anni, però, il nostro settore soffre di problemi strutturali che necessitano di interventi mirati e risorse adeguate. In qualità di Presidente dell’ANDA desidererei segnalare alla Sua attenzione sette temi di cruciale importanza in vista della prossima legge di bilancio 2025, focalizzando alcuni temi concreti necessari allo sviluppo del nostro settore, e cioè:

  1. Status giuridico-economico dei professori

Ancora oggi, dopo ben un quarto di secolo dalla legge n. 508, i professori AFAM non godono dello stesso status giuridico dei colleghi universitari, il che comporta disparità nel trattamento e nelle opportunità di carriera. I salari degli insegnanti AFAM risultano di molto inferiori rispetto a quelli dei colleghi universitari creando disuguaglianze, nonostante le mansioni medesime svolte da coloro che li percepiscono. Ad esempio, questa sperequazione economica potrebbe essere colmata gradualmente incrementando l’indennità integrativa speciale e la retribuzione professionale docente alta formazione, così garantendo il progressivo allineamento giuridico ed economico delle carriere dei professori AFAM con quelle dei professori universitari.

D’altro canto, occorrerebbe allineare gli stipendi dei docenti AFAM a quelli dei docenti universitari di pari livello, riconoscendo finalmente l’equivalenza delle competenze e delle responsabilità; istituire un sistema di avanzamento di carriera per i professori AFAM analogo a quello universitario; uniformare i diritti e i doveri dei docenti AFAM a quelli dei colleghi universitari, inclusi gli aspetti relativi alla ricerca, alla didattica e alla governance istituzionale; garantire ai professori AFAM pari opportunità di accesso ai fondi di ricerca nazionali e internazionali, riconoscendo il valore della ricerca artistica e performativa; facilitare la mobilità dei docenti tra istituzioni AFAM e università, promuovendo lo scambio di competenze e l’arricchimento reciproco dei settori.

L’equiparazione dello status giuridico-economico non è solo una questione di equità, ma un investimento strategico nella qualità dell’alta formazione artistica e musicale italiana. Riconoscere pienamente il valore dei professori AFAM significa potenziare l’attrattività del settore, trattenere i migliori talenti e stimolare l’eccellenza nella didattica e nella ricerca artistica. Siamo consapevoli che tale equiparazione richiede un impegno finanziario significativo, ma riteniamo che sia un passo necessario per valorizzare pienamente il sistema AFAM e allinearlo agli standard internazionali di eccellenza nel settore dell’alta formazione artistica e musicale.

  1. Fabbisogno assunzionale e ordinario

La situazione del personale docente e tecnico-amministrativo è particolarmente critica. Occorre prevedere un adeguato fabbisogno assunzionale e ordinario per garantire la stabilizzazione al gran numero di insegnanti e tecnici che lavorano in condizioni di precarietà, con contratti a tempo determinato che vengono rinnovati di anno in anno senza prospettive di poter entrare in un arco di tempo ragionevole in pianta stabile nel sistema. Questo incide negativamente sulla qualità dell’insegnamento, sulla motivazione del personale e sulla continuità didattica e tecnico-amministrativa. La carenza di personale docente e non docente sta compromettendo la qualità dell’offerta formativa e la gestione efficiente delle nostre istituzioni. Per risolvere queste problematiche, proponiamo le seguenti misure:

  1. Piano straordinario di reclutamento: stanziare fondi per un piano pluriennale di assunzioni che permetta di colmare le attuali carenze di organico, sia per il personale docente che per quello tecnico-amministrativo;
  2. Revisione dei criteri di determinazione dell’organico: aggiornare i parametri utilizzati per definire le piante organiche delle istituzioni AFAM, tenendo conto delle specificità dei diversi corsi di studio e delle esigenze didattiche particolari del settore artistico e musicale, nonché della recente apertura ai PRIN e ai dottorati, attività che necessitano di uffici destinati esclusivamente alla ricerca;
  3. Stabilizzazione del personale precario: prevedere percorsi di stabilizzazione per il personale docente e non docente con contratti a tempo determinato, valorizzando l’esperienza maturata nel settore AFAM;
  4. Flessibilità nell’utilizzo delle risorse: concedere maggiore autonomia alle istituzioni AFAM nella gestione delle risorse destinate al personale, permettendo una più efficace allocazione in base alle specifiche esigenze formative e organizzative;
  5. Potenziamento del personale tecnico specializzato: prevedere l’assunzione di figure tecniche specializzate (come accompagnatori, accordatori, restauratori, tecnici di laboratorio ecc.) essenziali per il funzionamento delle istituzioni AFAM;
  6. Adeguamento del fondo di istituto: incrementare il fondo di istituto del settore AFAM per garantire risorse adeguate per il funzionamento ordinario delle istituzioni.

La risoluzione del fabbisogno assunzionale e ordinario è fondamentale per garantire la qualità e la competitività del sistema AFAM a livello nazionale e internazionale. Un organico adeguato e stabile è la base per offrire una formazione di eccellenza, promuovere la ricerca artistica e musicale, e valorizzare pienamente il patrimonio culturale custodito dalle nostre istituzioni.

  1. Valorizzazione della ricerca artistica

Un altro punto cruciale riguarda la valorizzazione della ricerca in ambito artistico e musicale, che spesso viene trascurata rispetto alla ricerca accademica tradizionale. È necessario un riconoscimento istituzionale della ricerca artistica, con la creazione di fondi specifici e il potenziamento dei dottorati di ricerca nelle discipline artistiche garantendo anche per il futuro le borse dottorali; sarebbe un insuccesso non poter garantire ulteriori cicli dottorali. Inoltre, è opportuno che le attività e le ore dedicate alla ricerca dai professori vengano pienamente riconosciute in termini di ore e di remunerazione attraverso i cosiddetti “fondi per la ricerca” che devono essere destinati ai progetti, ai professori e ai ricercatori, non alle istituzioni. Come è anche fondamentale il ripristino dell’anno sabbatico per i professori. Altresì, è opportuno che vi siano fondi specifici per l’attivazione della nuova figura del ‘ricercatore’ e che l’attivazione non avvenga, come spesso è sciaguratamente accaduto per questo settore, a costo zero. La ricerca artistica è un elemento fondamentale per l’innovazione culturale e sociale del Paese e deve essere sostenuta con adeguate politiche pubbliche.

Per promuovere e sviluppare questo settore cruciale, proponiamo le seguenti misure:

  1. Riconoscimento formale e contrattuale della ricerca: stabilire un quadro normativo che riconosca pienamente la ricerca artistico-scientifica come ambito di ricerca a sé stante, equiparandola alla ricerca scientifica in termini di valore e opportunità di finanziamento;
  2. Creazione di un fondo dedicato: istituire un fondo specifico per il finanziamento di progetti di ricerca, accessibile alle istituzioni AFAM e ai loro docenti;
  3. Dottorati di ricerca in ambito artistico: potenziare e ampliare i programmi di dottorato in ricerca artistica, garantendo risorse adeguate;
  4. Centri di eccellenza per la ricerca: istituire centri di ricerca dedicati all’interno delle istituzioni AFAM, fornendo infrastrutture e supporto per progetti innovativi;
  5. Collaborazioni interdisciplinari: promuovere e finanziare progetti di ricerca che coinvolgano istituzioni AFAM, università e centri di ricerca, favorendo l’interdisciplinarità e lo scambio di conoscenze;
  6. Valutazione della ricerca: sviluppare criteri e metodologie specifiche per la valutazione della ricerca artistica, che tengano conto delle sue peculiarità rispetto alla ricerca scientifica tradizionale;
  7. Internazionalizzazione: sostenere la partecipazione di ricercatori e istituzioni AFAM a reti e progetti di ricerca internazionali, promuovendo lo scambio di best practices e la visibilità della ricerca artistica italiana all’estero;
  8. Disseminazione e impatto sociale: creare piattaforme e opportunità per la diffusione dei risultati della ricerca artistica, valorizzandone l’impatto culturale, sociale ed economico;
  9. Formazione alla ricerca: integrare nei curricula AFAM corsi e workshop dedicati alle metodologie di ricerca artistica, preparando gli studenti a intraprendere percorsi di ricerca avanzata;
  10. Sinergie con il mondo produttivo: incentivare collaborazioni tra istituzioni AFAM e industrie creative, promuovendo il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore culturale e creativo.

La valorizzazione della ricerca artistica non solo arricchirà il panorama culturale e accademico italiano, ma contribuirà anche a rafforzare il posizionamento internazionale del nostro Paese come centro di eccellenza per la produzione artistica e culturale. Investire nella ricerca artistica significa investire nell’innovazione, nella creatività e nel futuro del nostro patrimonio culturale.

  1. Riforma del sistema AFAM e riconoscimento del titolo accademico

Nonostante un quarto di secolo dalla legge di riforma del sistema AFAM, molte delle previsioni normative non sono ancora state attuate. In particolare, il riconoscimento del titolo AFAM come titolo accademico a tutti gli effetti è ancora oggetto di incertezze e interpretazioni contrastanti. Questa situazione crea una disparità tra i laureati AFAM e quelli provenienti dalle università tradizionali, con ricadute negative sia in ambito professionale che formativo. È urgente un intervento normativo che chiarisca definitivamente la parità tra il titolo AFAM e la laurea universitaria con l’esatta denominazione del titolo in “laurea” in luogo di “diploma accademico”.

La riforma del sistema AFAM e il pieno riconoscimento del titolo accademico rappresentano passaggi fondamentali per garantire la competitività e l’eccellenza del nostro settore a livello nazionale e internazionale. Per raggiungere questi obiettivi, proponiamo le seguenti misure:

  1. Completamento del processo di riforma: accelerare e completare il processo di riforma del sistema AFAM, avviato con la legge 508/1999, attraverso l’emanazione dei decreti attuativi mancanti e l’aggiornamento del quadro normativo;
  2. Equiparazione dei titoli: garantire la piena equiparazione dei titoli AFAM ai corrispondenti titoli universitari, sia a livello nazionale che internazionale, eliminando ogni ambiguità residua sul loro valore legale attraverso la corretta denominazione;
  3. Autonomia statutaria e regolamentare: rafforzare l’autonomia delle istituzioni AFAM, consentendo loro di adottare statuti e regolamenti in linea con le proprie specificità e esigenze formative;
  4. Sistema di governance: rivedere il sistema di governance delle istituzioni AFAM, garantendo una maggiore partecipazione e rappresentanza delle diverse componenti della comunità accademica;
  5. Internazionalizzazione: potenziare i programmi di mobilità internazionale e le collaborazioni con istituzioni estere, facilitando il riconoscimento reciproco dei titoli e dei crediti formativi;
  6. Formazione degli insegnanti: riconoscere pienamente il ruolo delle istituzioni AFAM nella formazione degli insegnanti di discipline artistiche e musicali per la scuola secondaria;
  7. Politiche di orientamento: sviluppare strategie nazionali per promuovere l’orientamento verso i percorsi AFAM, valorizzandone le peculiarità e le opportunità professionali;
  8. Integrazione con il mondo del lavoro: rafforzare i legami tra le istituzioni AFAM e il mondo professionale, promuovendo tirocini, collaborazioni e percorsi di alta formazione in apprendistato;
  9. Monitoraggio e valutazione: istituire in accordo con l’ANVUR un sistema di monitoraggio e valutazione specifico per il settore AFAM, che tenga conto delle sue peculiarità e che sia funzionale al miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e della ricerca.

La piena attuazione di queste misure consentirà al sistema AFAM di esprimere appieno il suo potenziale, contribuendo in modo significativo allo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. Un sistema AFAM riformato e pienamente riconosciuto potrà formare professionisti di alto livello nel campo artistico e musicale, competitivi a livello internazionale e capaci di innovare nei rispettivi settori.

  1. Carenza di risorse finanziarie e strutturali

Le istituzioni AFAM soffrono di una cronica insufficienza di fondi, che rende estremamente difficile non solo garantire una didattica di qualità, ma anche gestire le strutture e i servizi necessari. Molti istituti operano in sedi inadeguate e con strumentazioni obsolete, il che penalizza la qualità dell’apprendimento e delle attività artistiche. È indispensabile un piano di investimento strutturale che consenta di dotare le nostre istituzioni delle risorse necessarie per competere a livello europeo e internazionale, con il potenziamento dell’internazionalizzazione, attraverso programmi di scambio e collaborazioni con istituzioni estere di prestigio. Sarebbe fondamentale continuare a stanziare fondi dedicati all’edilizia AFAM, per l’adeguamento e la messa in sicurezza delle strutture esistenti e la realizzazione di nuovi spazi didattici e performativi.

La carenza di risorse finanziarie e strutturali rappresenta uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo e all’eccellenza del sistema AFAM. Per affrontare questa criticità, proponiamo le seguenti misure:

  1. Piano straordinario di edilizia AFAM: istituire un fondo dedicato per l’adeguamento, la messa in sicurezza e l’ampliamento delle strutture AFAM, inclusi spazi per la didattica, laboratori, sale prove e auditorium;
  2. Rinnovamento tecnologico: stanziare risorse per l’aggiornamento delle dotazioni tecnologiche e strumentali, essenziali per una formazione artistica e musicale di alto livello;
  3. Fondo per l’innovazione didattica: creare un fondo specifico per sostenere progetti di innovazione nella didattica artistica e musicale, incluse le tecnologie digitali e le nuove forme espressive;
  4. Sostegno alla produzione artistica: aumentare i fondi destinati alla produzione artistica e alle attività performative delle istituzioni AFAM, fondamentali per la formazione pratica degli studenti e per il legame con il territorio;
  5. Accesso a fondi europei: facilitare e supportare l’accesso delle istituzioni AFAM ai fondi europei, fornendo assistenza tecnica e co-finanziamenti per progetti di sviluppo e internazionalizzazione;
  6. Partenariati pubblico-privato: incentivare collaborazioni con il settore privato per il finanziamento di progetti speciali, borse di studio e il miglioramento delle infrastrutture;
  7. Defiscalizzazione delle donazioni: introdurre misure fiscali che incoraggino le donazioni private alle istituzioni AFAM, sul modello di quanto già avviene per le università;
  8. Sostegno alla mobilità internazionale: aumentare i fondi destinati alla mobilità internazionale di studenti e docenti AFAM, fondamentale per lo scambio di conoscenze e l’arricchimento formativo.

L’implementazione di queste misure è essenziale per garantire che le istituzioni AFAM possano operare in condizioni adeguate, offrire una formazione di eccellenza e competere a livello internazionale. Un investimento significativo nelle risorse finanziarie e strutturali dell’AFAM non solo migliorerà la qualità dell’offerta formativa, ma avrà anche un impatto positivo sull’intero ecosistema culturale e creativo del Paese.

  1. Potenziamento dell’autonomia didattica e amministrativa

Le istituzioni AFAM necessitano di una maggiore autonomia, sia in ambito didattico che amministrativo, per poter rispondere in modo più efficace alle esigenze formative degli studenti e ai cambiamenti del mercato del lavoro. L’attuale quadro normativo è troppo rigido e limita la capacità di innovare e di offrire percorsi formativi più flessibili e adeguati ai tempi. Una riforma che snellisca i processi burocratici e amministrativi è fondamentale per permettere alle istituzioni AFAM di svilupparsi appieno.

Il rafforzamento dell’autonomia didattica e amministrativa è fondamentale per consentire alle istituzioni AFAM di rispondere in modo efficace e tempestivo alle sfide del settore artistico e culturale in continua evoluzione. Per raggiungere questo obiettivo, proponiamo le seguenti misure:

  1. Revisione del quadro normativo: aggiornare la legislazione vigente per garantire alle istituzioni AFAM una maggiore autonomia, in linea con quella già riconosciuta alle università;
  2. Flessibilità nei piani di studio: permettere una maggiore personalizzazione dei percorsi formativi, consentendo agli studenti di costruire curricula interdisciplinari e innovativi;
  3. Autonomia di bilancio: garantire una maggiore autonomia nella gestione delle risorse finanziarie, consentendo alle istituzioni di allocare i fondi in base alle proprie specifiche esigenze e priorità;
  4. Semplificazione amministrativa: snellire le procedure burocratiche, riducendo i tempi e i costi della gestione amministrativa e consentendo una maggiore efficienza operativa;
  5. Autonomia nelle collaborazioni esterne: facilitare la stipula di accordi e convenzioni con enti pubblici e privati, nazionali e internazionali, per progetti di ricerca, produzione artistica e scambi culturali;

Il potenziamento dell’autonomia didattica e amministrativa permetterà alle istituzioni AFAM di esprimere appieno il proprio potenziale, favorendo l’innovazione, l’eccellenza formativa e la competitività a livello internazionale. Un’autonomia rafforzata consentirà inoltre una gestione più efficiente delle risorse e una maggiore capacità di adattamento alle mutevoli esigenze del settore artistico e culturale.

  1. Patrimonio materiale e immateriale dell’AFAM

L’AFAM custodisce un patrimonio di inestimabile valore culturale e artistico che rappresenta non solo la nostra storia, ma anche il futuro della creatività e dell’innovazione nel nostro Paese. Questo patrimonio include ad esempio: strumenti musicali storici di grande pregio; opere d’arte di maestri italiani e internazionali; biblioteche specializzate con volumi rari e manoscritti; archivi storici di rilevanza nazionale e internazionale; teatri e auditorium di grande valore architettonico. Tuttavia, questo patrimonio richiede cure costanti e investimenti mirati per essere preservato e valorizzato adeguatamente. Ciò potrebbe avvenire con l’istituzione di un fondo dedicato al restauro e alla manutenzione del patrimonio AFAM, con particolare attenzione agli strumenti musicali storici e alle opere d’arte; lo stanziamento di risorse per la digitalizzazione degli archivi e delle biblioteche AFAM, al fine di preservare e rendere accessibile questo patrimonio a studenti, ricercatori e al pubblico; il finanziamento di progetti di ricerca volti allo studio e alla valorizzazione del patrimonio AFAM, promuovendo collaborazioni con università e istituzioni culturali nazionali e internazionali; investimenti per l’adeguamento e la messa in sicurezza degli spazi che ospitano il patrimonio AFAM, garantendo standard museali e di conservazione all’avanguardia e la creazione di un programma nazionale per la promozione e la fruizione pubblica del patrimonio AFAM, attraverso mostre, concerti e eventi culturali.

Siamo consapevoli delle sfide che il bilancio dello Stato deve affrontare, ma riteniamo che investire nell’AFAM significhi investire nel futuro culturale ed economico dell’Italia. Le istituzioni AFAM possono e devono diventare un pilastro del sistema formativo italiano, capace di formare professionisti di altissimo livello e di contribuire alla crescita culturale ed economica del Paese. Siamo pronti a collaborare con Lei e con le altre istituzioni per trovare soluzioni che possano garantire un futuro migliore al sistema AFAM e alle migliaia di studenti, tecnici, amministrativi e professori che ne fanno parte.

La ringraziamo per l’attenzione e restiamo a disposizione per un confronto costruttivo su questi temi.

Cordiali saluti

Prof. Antonio Caroccia, PhD
Presidente dell’ANDA – Associazione Docenti AFAM