L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha recentemente pubblicato la versione sintetica del rapporto periodico sul sistema della formazione superiore e della ricerca, presentato mercoledì 21 giugno presso la Camera dei deputati alla presenza del Presidente della Camera dei deputati (Lorenzo Fontana) e del Ministro dell’Università e della Ricerca (Anna Maria Bernini). Quella del 2023 è la quarta edizione del Rapporto, che giunge a ben cinque anni dall’edizione del 2018.
È importante sottolineare che, come evidenziato nell’introduzione, «rispetto all’edizione precedente del Rapporto è stata sviluppata una trattazione più ampia per il sistema delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)». Importanti sono alcuni elementi di crescita rilevati: nello specifico «dall’analisi emerge che il sistema AFAM è cresciuto molto nel corso degli ultimi anni. Nel 2022 il numero di istituzioni è pari a 159, con un incremento del 24% rispetto a dieci anni fa e, soprattutto, è raddoppiato il numero di studenti, che nell’a.a. 2021/22 sono quasi 83 mila. Il sistema AFAM è costituito da un insieme di istituzioni molto diverse tra loro: accademie di belle arti, accademie nazionali di danza e teatro, conservatori e istituti per le industrie artistiche, in cui coesistono enti pubblici e privati e in cui gli studenti stranieri rappresentano il 15% degli iscritti (21,6% nei bienni di secondo livello e 12,8% nei trienni di primo livello)». Di particolare interesse sono a questo proposito le statistiche nel merito della provenienza geografica degli studenti stranieri, sicuramente utili per riflessioni e considerazioni strategiche per il settore. Inoltre «le istituzioni AFAM hanno beneficiato di un significativo aumento dei finanziamenti statali, che negli ultimi anni hanno consentito di raggiungere tre obiettivi principali: l’avvio di un percorso di crescita del personale docente (8.656 docenti nell’a.a. 2021/22 rispetto ai 7.570 dell’a.a. 2011/12), la statizzazione degli istituti superiori di studi musicali e delle accademie di belle arti storiche, l’applicazione della no tax area agli studenti iscritti, secondo il modello delle università».
Non mancano questioni critiche fondamentali, più volte ribadite dall’ANDA nella sua costante attività.
Innanzitutto anche l’ANVUR sottolinea nel suo Rapporto che «resta […] ancora incompleto il quadro regolatorio del sistema, che da vent’anni è in attesa dell’adozione di tutti i regolamenti ministeriali previsti dalla legge 508/1999 e che, al fine di giungere all’allineamento agli standard internazionali, necessita soprattutto del regolamento sulla programmazione e la valutazione delle istituzioni.» A riguardo nel Rapporto si aggiunge che «tale aspetto è di particolare importanza al fine di consentire a tutte le istituzioni di operare entro un quadro chiaro e omogeneo di strumenti di gestione del personale e di sviluppo dell’offerta formativa. Oltre al regolamento per il reclutamento del personale è urgente l’adozione del regolamento per la programmazione e la valutazione del sistema, che consenta alle istituzioni, al Ministero e all’ANVUR di operare entro un quadro coerente e pienamente conforme agli Standard e alle Linee guida internazionali per la qualità nello Spazio Europeo dell’istruzione superiore, sia rispetto all’accreditamento iniziale delle sedi e dei corsi di studio, sia per quanto riguarda la valutazione e l’accreditamento periodico che attualmente si applica integralmente solo alle istituzioni private e non a quelle statali. Al riguardo un particolare apprezzamento va riconosciuto alle istituzioni statali che volontariamente, nel corso dell’anno 2023, hanno aderito al progetto pilota dell’ANVUR, sottoponendosi alle visite sperimentali di valutazione periodica. […] Oltre a un’anagrafe degli studenti continuamente aggiornata, è auspicabile che si creino anche un’anagrafe nazionale del personale che opera negli enti e dell’offerta formativa».
Si evidenzia anche che «il graduale avvio dei corsi di dottorato di ricerca è sicuramente uno degli obiettivi prossimi del sistema», anche se il CNAM è ancora in attesa di ricevere la bozza di regolamento elaborato da un’apposita commissione.